Il turista naturalistico è giovane ma facendo un focus su flussi nazionali e internazionali, emerge che 6 turisti naturalistici su 10 sono italiani e in prevalenza delle Generazioni Y (41%) e Z (9%); tra gli stranieri prevalgono, invece, le generazioni più adulte.
I vacanzieri naturalistici realizzano un turismo trasversale, sempre in compagnia per lo più del partner e della famiglia; ricercano attrazioni culturali incastonate nel verde dei borghi o di litorali suggestivi dove passeggiare e godersi il blu tra mare e cielo oppure ancora di percorsi nel fitto dei boschi dove godersi una pedalata in bicicletta. Rispetto al passato cresce la quota di turisti che scelgono l’Italia per una vacanza all’insegna del contatto con la natura, soggiorni all’aria aperta ricchi di molteplici attività.
Le principali motivazioni di vacanza emerse si concretizzano appieno a destinazione, con:
- escursioni e gite (76%);
- gite al mare/lago (42%);
- pratica di attività sportive (34%);
- visite al centro storico (18%).
Il Covid-19 ha incentivato il turismo all’aria aperta, rendendo specificatamente congeniale quello naturalistico, tant’è che il 35% dei turisti ha fatto ugualmente vacanza in Italia nel 2021. Il 28% ha persino scelto l’Italia rispetto ad altri Paesi, consapevole delle bellezze naturalistiche che vanta il nostro Paese e che si prestano a priori per un turismo più libero e sicuro a livello pandemico.
La pandemia, nonostante tutto, ha cambiato alcune scelte più specifiche come:
- la scelta della destinazione ideale (14%);
- il periodo di vacanza (7%);
- i mezzi di trasporto con cui spostarsi da e in Italia (7%);
- la tipologia di alloggio (6%).
Si scelgono località immerse nel verde, lontane dai rischiosi assembramenti nei centri urbani, come i borghi che, grazie alla pandemia, hanno acquisito maggiore importanza venendo apprezzati per le loro caratteristiche altrettanto importanti a livello turistico-territoriale. Cambia anche il periodo in cui far vacanza, prediligendo periodi meno affollati.
Entrando nel merito dei flussi, gli italiani hanno pernottato in strutture alternative ai classici hotel per minimizzare il rischio di contrarre il virus (7%), a fronte di una policy aziendale incentrata sulla sicurezza igienico-sanitaria; gli stranieri invece hanno viaggiato con mezzi di trasporto diversi, come bici e camper, non solo per fare un turismo più coerente ma anche per tutelarsi dal rischio sanitario.
Il tema della prevenzione contro il Covid-19 rappresenta, infatti, uno dei fattori principali di scelta della vacanza; in ordine di importanza, spiccano:
- il buon rapporto qualità-prezzo (47%);
- le attrazioni naturalistiche (24%);
- la garanzia di sicurezza sanitaria (24%).
Più interessati alle attrazioni naturalistiche sono gli italiani (27%) ma gli stranieri sono attenti alle strutture dedicate alla sostenibilità ambientale (13%), altro aspetto importante legato alla natura e al suo apprezzamento. Equamente cercata la presenza di buoni servizi di intrattenimento, per un turismo naturalistico più attivo e coinvolgente nonché maggiormente trasversale.
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