Considerato, in passato, un fenomeno di nicchia, il turismo spirituale \u00e8 diventato segmento strategico per diversificare e destagionalizzare il settore. La sequenza dei dati degli ultimi anni, di tutto rispetto, parlano di una buona affermazione di questa tipologia di turismo. Secondo gli ultimi dati prodotti da UNWTO, Isnart e Aorlha, 1 turista su 5 viaggia per motivi di fede per un totale di ben 330 milioni nel mondo. L\u2019Italia \u00e8 meta tradizionale per eccellenza di turisti pellegrini grazie, in primis, a Citt\u00e0 del Vaticano ed \u00e8 uno dei pochissimi Paesi al mondo dove ogni territorio ospita almeno un grande santuario, importante stimolo verso occasioni di visita tra cui la partecipazione ad eventi religiosi.<\/p>\n
Fede ma non solo: i comportamenti turistici rilevati parlano di un turista che anela a vivere esperienze totalizzanti ed emozionanti che, in campo religioso, \u00e8 ulteriormente accresciuto dalla necessit\u00e0 di spiritualit\u00e0.<\/p>\n
L\u2019estero ha visto protagonisti i turisti provenienti dalla Francia (34,1%), seguiti dai tedeschi (21,7%) e dagli spagnoli (15,2%). Puglia, Veneto, Lazio, Lombardia e Toscana sono state le regioni con il pi\u00f9 alto numero di viaggiatori dello spirito e della fede, rispettivamente, con il 23,2%, il 12%, l\u20198,7%, il 7,7% ed il 7,5% del totale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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