{"id":3853,"date":"2023-06-15T13:39:52","date_gmt":"2023-06-15T11:39:52","guid":{"rendered":"https:\/\/www.isnart.it\/?page_id=3853"},"modified":"2023-06-15T13:39:52","modified_gmt":"2023-06-15T11:39:52","slug":"turismo-culturale-report-2022","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/www.isnart.it\/it\/report-sui-turismi\/turismo-culturale-report-2022\/","title":{"rendered":"Turismo Culturale Report 2022"},"content":{"rendered":"

Dopo lo stop dei primi anni di pandemia che hanno visto diminuire drasticamente le visite culturali per paura dei contagi da virus, si ricomincia a prenotare in citt\u00e0 d\u2019arte e borghi: nel 2022 il patrimonio culturale \u00e8 la seconda motivazione di visita in Italia, decisiva per 1 visitatore su 5.
\nUn turismo culturale che sta vivendo una nuova fase di rilancio<\/strong>, con una maggiore propensione rispetto al passato per la scoperta dei piccoli centri, dei borghi e delle citt\u00e0 d\u2019arte minori, ricche di tesori da valorizzare.<\/p>\n

Tra le principali motivazioni di visita la presenza di centri storici (nel 35,3% dei casi), seguiti da monumenti (30,1%), palazzi e castelli (28%), chiese e cattedrali (27,2%), ma anche musei (25,3%), siti archeologici (17,9%) e mostre temporanee (11,6%).
\nUna nuova concezione di vacanza all\u2019insegna della \u201ccultura\u201d, in cui l\u2019arte e <\/strong>la storia si fondono con la ricerca dei sapori locali<\/strong>, approfittando sempre pi\u00f9 spesso dei soggiorni in citt\u00e0 d\u2019arte per fare acquisti, alternando le visite culturali ad attivit\u00e0 ludiche a tutto tondo:<\/p>\n