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Turisti ed enogastronomia: un amore senza distanziamento

Il turista enogastronomico è prevalentemente giovane della Generazione Y (38%), in linea con i dati pre-pandemia, ma emerge una quota di giovanissimi che appartiene alla Generazione Z (13%) che contribuisce a consolidare una ricerca del buon cibo e delle novità culinarie tipicamente young. Seguono i vacanzieri in età adulta della X (31%), che sorpassano i Baby Boomers rispetto ai dati 2019.

Il turista enogastronomico viaggia in compagnia, degusta prodotti locali e partecipa a eventi tematici. Vivere un’esperienza di vacanza all’insegna del buon cibo è la motivazione principale, ma ve ne sono altre trasversali che rendono il turismo enogastronomico più variegato e soddisfacente come la cultura, gli eventi, lo sport e il mare.

Riguardo i canali di comunicazione, la scelta del soggiorno si basa principalmente sul passaparola di amici e conoscenti che hanno assaggiato la cucina italiana nella località di interesse, e su Internet per la ricerca di informazioni, offerte e recensioni.

La cucina italiana è un importante fattore di attrattività tant’è che, nel 39,0% in media dei casi, il Covid-19 non ha influenzato la scelta di far vacanza in Italia per motivi enogastronomici.

Ciononostante, la pandemia ha indubbiamente cambiato il modo di fare turismo:

  • scegliendo una diversa destinazione di vacanza in Italia;
  • pernottando in una tipologia diversa di alloggio;
  • spostandosi con un mezzo di trasporto alternativo.

I turisti italiani hanno preferito viaggi con la sola famiglia anche per minimizzare il rischio di contrarre il Covid-19, rispetto a viaggi in compagnia di persone estranee. Allo stesso modo, i turisti enogastronomici stranieri hanno associato spesso all’alloggio in hotel anche formule alternative come case in affitto (18%), b&b (14%) e campeggi (5%).

In Italia si mangia bene e i turisti enogastronomici ne parlano online. 8 turisti su 10 hanno scritto o scriveranno recensioni sulla propria esperienza di vacanza enogastronomica e lo fanno attraverso i Social Nets e i motori di ricerca. Facebook spicca su tutti (90%), seguito da Instagram (64%); in alternativa, c’è Google (43%).

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  • le rilevazioni sono effettuate periodicamente nel corso dell’anno
  • il campione degli intervistati, per la domanda e per l’offerta, è altamente  rappresentativo
  • il campione della domanda è composto da turisti – italiani e stranieri – che abbiano soggiornato almeno una notte in strutture ricettive e in abitazioni private nel territorio regionale interessato dall’intervista
  • il campione dell’offerta è composto da imprese ricettive italiane, alberghiere ed extralberghiere
  • il campionamento è stratificato, con l’assegnazione di un’ampiezza campionaria predefinita per ciascuna delle 20 regioni italiane, basata sugli arrivi, le presenze e la capacità ricettiva nelle località di maggior interesse turistico.

“L’Osservazione economica del Turismo di Isnart-Unioncamere è l’unica indagine che inserisce i turisti che alloggiano nelle abitazioni private all’interno del campione intervistato.

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